Più che una biografia, “Il profumo della neve” è un racconto in parola di romanzo: i fatti sono ripresi dalle vicende del protagonista, un intraprendente montanaro che ha amato tutto della vita, la natura, la neve, gli amici, il lavoro, i soldi, la musica, i viaggi, e le donne. Ma la ricostruzione degli avvenimenti sconfina nell’immaginazione, spesso nell’invenzione di particolari, in un gioco di ricerca di sensazioni, suggestioni, nostalgie, come se l’intento da parte dell’autrice fosse quello di divertirsi nell’atto della scrittura.
È una valle il luogo dell’infanzia del protagonista Fiore, una valle in cui la neve restava a lungo, fino a marzo. La neve formerà il suo carattere e il suo destino, lo porterà a muoversi tra i monti di alta quota, e poi quasi a vagabondare, con nuovi interessi, nelle varie stagioni della vita.