Descrizione
“Nel mazzo ci sono quattro re e quattro tre”.
Parma si sveglia confusa e un po’ stordita dal lungo lockdown di inizio 2020.
Una donna perde la vita a seguito di quello che sembra un incidente stradale. Lo psicologo Gabriele Fueri, appesantito nel fisico e nello spirito dopo mesi di reclusione forzata, osserva dall’alto del suo appartamento (con studio annesso) la scena successiva allo schianto, con l’arrivo di qualche curioso e dei soccorsi. Dai mocassini marroni, riconosce la paziente che è appena uscita dal suo palazzo, dopo una seduta più corta del solito. D’altra parte Fueri è svogliato e infastidito dall’aumento di psicosi collettiva in città, vorrebbe smettere di occuparsi dei suoi pazienti, non fosse che la sua segretaria Federica, intenzionata a salvare il mondo, gli fissa sedute su sedute. L’insistenza di un mago prestigiatore, che soffre di un grave disturbo bipolare, lo spinge a scoprire il collegamento tra la donna investita non per caso e la scomparsa di una ragazzina, Isabella Fiorenzi, avvenuta venticinque anni prima.
Un minuscolo paese degli Appennini parmensi diventa lo scenario delle indagini svogliate di Fueri, ma anche della vicequestore Simona Costi, molto più vicina a Fueri di quanto quest’ultimo vorrebbe. E così vengono svelati traffici sui quali, in passato, personaggi molto in vista hanno prima messo le mani, poi avuto interesse perché di quei luoghi si perdesse traccia.
Come le carte di un mazzo più volte mescolato, i protagonisti di questa storia si ritrovano per caso gli uni accanto agli altri. Gabriele Fueri, spinto da un acume notevole, seppur trattenuto dalla pigrizia che lo rende del tutto simile al suo cane Nuvola, saprà interpretare il caso delle probabilità che li lega.
“Dietro questo trucco sta il caso delle probabilità: almeno un re sarà accanto a un tre”