Descrizione
Alfredo Quaglino ha scelto strade per niente prevedibili. Ciò fa di lui un personaggio fuori dagli schemi dell’epoca, quella a cavallo tra ’800 e ’900.
Nella prima parte di questa biografia romanzata, costruita su pochi elementi storici e su slanci fantasiosi, Alfredo getta il suo giovane sguardo su Torino, che sta per diventare una vera capitale economica, interessata da un’inarrestabile crescita industriale.
Sulle forme raffinate dello stile Liberty si abbatte però il dramma della guerra: la chiamata alle armi non risparmia Alfredo, costetto a lasciare la casa paterna, sulle colline Biellesi, dove la famiglia si era ritirata.
Nel dopoguerra, mentre la crescita urbana di Torino decreta il successo economico della ditta edile di famiglia, Alfredo decide di partire all’avventura, godendo di una cospicua eredità.
Inizia così il suo periodo francese, trascorso prima in Costa Azzurra e Provenza, dove incontra l’amica di una vita, Frances “Billy” Bailey, poi a Parigi, tra caffè e stravaganti artisti bohémien, che potrà ritrarre grazie alla sua Leica, primo passo verso la carriera di fotoreporter.
Dopo la controversa esperienza sulle montagne del Vercors, durante la resistenza italo-francese, Alfredo farà ritorno al suo grande amore, la fotografia, ritraendo le celebrità che avrebbero fatto della Costa Azzurra un luogo destinato a entrare nella leggenda.
Tra i personaggi ritratti da Alfredo, Jean Cocteau, Charlie Chaplin, Coco Chanel, Ranieri e Grace di Monaco, Brigitte Bardot, Sophia Loren e l’amico Pablo Picasso, con il quale Alfredo era solito intrattenere conversazioni sull’amore e bere del buon Pastis.